Sostenibilità, economia blu e cultura al centro del dibattito sulla cooperazione adriatico-ionica.

Pescara, 27 settembre 2025 – Si è svolta nella suggestiva cornice della Sala d’Annunzio del Centro Culturale Aurum la XXV Assemblea Generale del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio (FAIC), presieduta dal Presidente Luigi Albore Mascia.

L’Assemblea ha riunito sindaci e rappresentanti istituzionali provenienti da dieci Paesi dell’area EUSAIR  confermando la dimensione internazionale e la vitalità del network.
Tra i partecipanti figuravano delegazioni provenienti da Lezhë, Shkodrë, Dubrovnik, Igoumenitsa, Kotor, Urbino e Ancona, oltre ai rappresentanti di Spalato e Zara collegati online.

Al termine dei lavori statutari, la giornata è proseguita con il convegno istituzionale “Lo sviluppo dell’area Adriatico-Ionica tra sostenibilità, blue economy e cultura”, che ha offerto un ampio confronto tra amministratori locali, esperti e rappresentanti del mondo accademico e diplomatico.

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Antonio Tajani, ha partecipato con un videomessaggio, nel quale ha ribadito il sostegno del Governo italiano al rafforzamento della cooperazione nella regione adriatico-ionica e al processo di integrazione europea dei Balcani occidentali. «Siete il centro di un grande gioco di squadra – ha dichiarato il Ministro – che unisce istituzioni, imprese, università e famiglie. Il Governo è al vostro fianco per valorizzare le potenzialità dei territori».

Il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha aperto i lavori sottolineando come la città, alla guida del FAIC per il biennio 2024–2026, rappresenti un punto di riferimento internazionale per la cooperazione territoriale. «Le sfide che affrontiamo – sostenibilità, crescita economica, inclusione – sono comuni a tutte le città. Da incontri come questo nascono le strategie per il futuro delle nostre comunità», ha affermato.

Nel suo intervento, il Presidente del FAIC Luigi Albore Mascia ha espresso soddisfazione per la partecipazione e per la qualità del dibattito, evidenziando l’impegno comune delle città aderenti a trasformare le idee in progetti europei concreti. «Questa assemblea – ha dichiarato – ha rafforzato l’unità tra le città del Forum. La presenza di numerose delegazioni internazionali ha confermato la solidità della nostra rete e il suo ruolo di laboratorio di cooperazione nella macroregione adriatico-ionica».

Dopo i saluti istituzionali, si è tenuta la Lectio Magistralis “Adriatico. Civiltà di un mare tra cultura e identità”, a cura del Prof. Marco Trotta dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

La conferenza ha visto gli interventi di Pietro Francesco De Lotto, Presidente della Commissione Consultiva per le Mutazioni Industriali (CCMI) del Comitato Economico e Sociale Europeo, dell’Ambasciatore Fabio Pigliapoco, Capo del Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico-Ionica, e di Eleonora Tramannoni, Segretaria Generale del Forum AIC e di Silvia Mangialardo, in rappresentanza di UniAdrion.

A seguire si è svolto il panel dedicato ai Sindaci e ai rappresentanti delle città del FAIC, con la partecipazione di Pjerin Ndreu, Sindaco di Lezhë, Julijana Antić Brautović, Capo del Dipartimento del Turismo e della Cultura del Comune di Dubrovnik, e Bekim Mema, Direttore della Direzione Generale per lo Sviluppo Economico Sostenibile del Comune di Shkoder.

Il dibattiti si sono articolati attorno a tre assi tematici – sostenibilità, economia blu e cultura – con l’obiettivo di rafforzare le sinergie tra le città e promuovere un approccio condiviso allo sviluppo sostenibile, alla tutela ambientale e alla valorizzazione del patrimonio culturale comune.

L’iniziativa si è svolta con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Comune di Pescara, del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio (Forum AIC), dell’Iniziativa Adriatico Ionica e di UniAdrion.

Con la XXV Assemblea di Pescara, il FAIC ha confermato il proprio ruolo di piattaforma di dialogo e di cooperazione tra le città e le comunità della macroregione adriatico-ionica, promuovendo una governance territoriale multilivello capace di tradurre la collaborazione istituzionale in sviluppo sostenibile e coesione regionale.